Lunedì, 31 Maggio 2021 19:04

Il Presidente In evidenza

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Giovanni Rizzo, nasce a Messina nell’anno 1953 e vive a Palermo.

Con la sua collaudata esperienza venatoria quasi 40ennale come cacciatore, matura altresì un’esperienza, dapprima come Presidente comunale, poi provinciale nella città di Palermo, e comunque ventennale come Dirigente di Associazione Venatoria.


Competenze diverse e complementari, unite all’esperienza e alla grande passione per la caccia  lo hanno reso uno dei maggiori esponenti dell’associazionismo venatorio.

L’idea nasce dal Presidente, attorniato da un folto numero di amici, per costituire un’Associazione venatoria che vuole nascere a Palermo per poi ampliarsi sul territorio delle altre province siciliane sperando che nel tempo si possa ampliare a livello nazionale.

Un modo significativo per raccogliere, mantenere e conservare con lo stesso entusiasmo di un tempo, il retaggio culturale e le tradizioni, per difendere le caratteristiche  e le prerogative della nostra Sicilia, grande contenitore di paesaggi.. di colori.. frutto della continua interazione fra uomini e natura.

Quando si guarda un paesaggio e se ne gode, si contempla il lavoro millenario di generazioni profuso per rendere ospitale, cioè abitabile, la natura selvaggia.

Per questo la natura va difesa con forza e con intelligenza. In essa alberga lo spirito stesso della civiltà che viviamo, in questo semplice concetto ritroviamo il motto di Artemide: Se ami la caccia, rispetta l’ambiente.

L’associazione nasce appunto per rivendicare alcuni ben precisi diritti a difesa della caccia in Sicilia, in quanto le situazioni ambientali, faunistiche e climatiche,nonché la posizione geografica..diremmo strategica della nostra terra, sono sicuramente diverse da quelle di tutto il resto d’Italia.

Il Presidente, appassionato cinofilo in special modo entusiasta cultore di cani da ferma, ottiene riconoscimenti per l'organizzazione di meeting per cani da esposizione, mostre e gare canine in Sicilia, lanciando i primi concorsi di cinofilia amatoriale, consentendo così a tanti cacciatori, nel tempo, di avvicinarsi alla cinofilia pura.

A lui si deve l’organizzazione di diversi campionati regionali, oltre che a livello nazionale come il Campionato Italiano di Federazione durante il quale è stato realizzato un filmato trasmesso da Sky nell’anno 2005.

Ha ideato il Gran Premio dello Stretto, gara cinofila tra calabresi e siciliani.

Dalla costituzione di Artemide, nasce anche il Trofeo del Presidente, gara cinofila per amatori che accomuna moltissime regioni del sud Italia.

Dopo aver svolto 30 anni di attività al Parlamento Siciliano come impiegato, adesso in pensione, si dedica all’associazionismo venatorio e ambientale.

In compagnia dei suoi setter predilige la caccia alla beccaccia; innato il suo amore per la natura selvaggia e per i luoghi incontaminati; apprezza anche la caccia a quaglie (si ricorda per queste ultime un reportage in collaborazione con Sky nel 2009), ma non disdegna gli inviti di cari amici cinghialai, tanto che in prima persona ha dato un grosso contributo alla problematica “cinghiale” che era diventato un caso di ordine pubblico nel comune di Castelbuono (PA).

Anche relativamente a questa vicenda è stato realizzato un altro filmato con Sky molto apprezzato nell’ambiente venatorio.

Il Presidente di Artemide Caccia e Ambiente crede ancora che la caccia debba mantenere i propri spazi e debba essere garantita al pari di ogni altro diritto della civitas.

È per questo, con l’animo del vero cacciatore, che si impegna e si impegnerà, tramite l’associazione e personalmente, a difendere i cacciatori da tutti i soprusi, vessazioni ed angherie che quotidianamente vengono perpetrati dalle lobby animal-ambientaliste nei confronti del mondo venatorio.

Ultima modifica il Martedì, 21 Settembre 2021 09:28
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